MICHELE LAPINI

Michele Lapini è un fotogiornalista freelance di base a Bologna. Con una laurea in Economia Politica e Cooperazione Internazionale e un master in Cooperazione Sviluppo e Diritti Umani, lo sguardo di Lapini è caratterizzato da un profondo interesse per le questioni sociali, politiche e ambientali: nel corso degli anni ha raccontato con i suoi reportage le lotte per i diritti civili, ha documentato i flussi migratori alle frontiere con l’Europa dell’est, ha testimoniato l’impatto ambientale del cambiamento climatico globale, ha ritratto i drammatici aspetti della pandemia del Covid-19 in Italia.

Collabora dal 2015 con La Repubblica, sia con la redazione nazionale che con quella locale di Bologna, dove risiede ed è uno dei fotografi del libro “Genuino Clandestino” uscito a marzo 2015 con TerraNuova Edizioni e co-fondatore del collettivo Arcipelago-19.

Le fotografie di Lapini sono state pubblicate da Internazionale, The Guardian, Stern, El Pais, Nature, L’Espresso, Aftenposten e altri. Ha vinto l’Environmental Photographer of the Year 2021 nella categoria “Paesaggi futuri” e il concorso “Italian Sustainability Photo Award” 2021 come miglior fotografia singola.

Al lavoro di fotogiornalista affianca l'attività espositiva e collaborazioni in diversi settori: cinema, editoria e arte pubblica.

Capitalocene
s. m. Denominazione polemica che, contrapponendosi al termine descrittivo antropocene, intende mettere in luce le durature conseguenze negative del sistema capitalista sul piano economico-sociale, giuridico e culturale non meno che su quello ambientale.(Treccani)

Il cambiamento climatico è uno degli argomenti più attuali del nostro tempo. Dall’informazione internazionale alla politica, passando dai movimenti ecologisti all’intensificarsi di eventi catastrofici dalle conseguenze sempre più gravi, si è creata una sensibilizzazione ambientale molto forte e diffusa ma non ancora sufficiente. Da un punto di vista dell’immaginario, eravamo abituati a vedere e pensare a luoghi lontani: dallo scioglimento dei ghiacci dell’Antartide, agli uragani nel continente americano o alle alluvioni in quello asiatico. Adesso questi eventi sono arrivati anche nel nostro paese con una frequenza e un’intensità sempre maggiore. La tempesta Vaia del 2018 nelle regioni del nord-est, il progressivo scioglimento dei ghiacciai alpini e la riduzione costante della neve sugli Appennini, l’intensificarsi di eventi estremi e il perdurare della siccità nel nord Italia, sono solo alcune manifestazioni della nostra nuova era detta Antropocene o per altri Capitalocene. Riavvicinare lo sguardo per far crescere consapevolezza sulla necessità di azioni urgenti e radicali per invertire la rotta.

Questo progetto vuole indagare come la crisi climatica colpisce e trasforma i territori e le comunità. Riavvicinare lo sguardo sulla nostra terra e sulle nostre vite per far crescere consapevolezza sulla necessità di azioni urgenti e radicali per invertire la rotta.